Recensione: Tiger & Bunny di Mizuki Sakakibara

Tiger & Bunny è un manga del 2011 di Mizuki Sakakibara, al momento in Giappone sono stati pubblicati 3 volumi dalla casa editrice Kadokawa Shoten, mentre in Italia il primo volume è appena uscito in fumetteria per Planet Manga. La serie manga prende spunto dall'omonimo anime della Sunrise grazie al quale il progetto è nato.

Premettendo che i manga ma anche i comics con protagonisti i supereroi non sono propriamente il mio genere ho deciso di provarlo comunque approfittando anche della promozione valida fino al 7 aprile nelle fumetterie che hanno aderito all'iniziativa per cui il primo volume costa solamente 1,00 €. Inoltre dato che ho sentito parlare molto di questa serie grazie anche a una discreta quantità di doujinshi che girano per il web e non avendo mai visto l'anime sono rimasto molto incuriosito.

La storia si apre sul primo intervento di un gruppo di eroi per catturare dei rapinatori che hanno appena trafugato un'importate somma di denaro. Fin da subito ci viene mostrato come il lavoro dei supereroi sia un vero e proprio business per le reti televisive locali, esiste una rete dedicata la "Apollon Media" il cui lavoro consiste nel filmare per tutta la durata dell'operazione le gesta degli eroi, creando un'incredibile audience tra la popolazione locale. Tra questi eroi c'è Tiger (Kotestu T. Kaburagi) il primo dei nostri protagonisti.

In passato ha fatto parlare parecchio di se ma al momento risulta leggermente sorpassato, principalmente per due ragioni, perché i suoi colleghi sono decisamente più abili di lui e perché sono più giovani, di conseguenza attirano maggiormente l'attenzione. Per una questione di convenienza Barnaby Brooks JR. (Bunny in seguito) stella nascente nel mondo della giustizia, si vedrà affiancare come spalla proprio Tiger che data la sua scarsa notorietà metterà in risalto, secondo la Apollon le sue capacità facendolo brillare. Il rapporto tra i due fa subito scintille, Barnaby è riflessivo e calcolatore e all'apparenza non farebbe mai niente che potrebbe compromettere la sua immagine nello "spettacolo" mentre Tiger è fin troppo avventato, per lui la giustizia e la salvaguardia della popolazione vengono prima di tutto e si fionda direttamente nell'azione senza curarsi della fama.

Questo primo volume è molto introduttivo, la presentazione dei personaggi avviene durante l'azione vera e propria, la lettura è scorrevole, anche troppo sotto certi aspetti, infatti le vicende si susseguono con velocità e men che non si dica siamo giunti alla fine del volume. Spero che nei prossimi il ritmo rallenti un po' almeno per concentrare l'attenzione del lettore sull'introspezione dei personaggi. Già si riescono a scorgere possibili sviluppi interessanti, ognuno dei due protagonisti ha un carattere ben delineato, tuttavia accenni al passato dei due potrebbe riservare sorprese stuzzicanti.

Lo stile grafico personalmente a me piace molto. Il tratto tutto sommato è abbastanza pulito, considerando che si tratta di un manga in cui azione e distruzione la fanno da padroni, i fondali sono molto buoni e il character design è giovane e fresco. La presenza di Masakazu Katsura per la definizione dei personaggi balza subito all'occhio, le sue fisionomie sono decisamente riconoscibili e benché il suo tratto sia molto legato alla storicità trovo che si sia adattato molto bene al contesto.

Volume abbordabile, si può benissimo provare ma sarà necessario leggere almeno il secondo per farsi un'idea più nitida.