domenica 27 ottobre 2013

Recensione "Tenebre" di Manticora Autoproduzioni

Terzo e ultimo, per il momento, appuntamento con un altro volume dei nuovi lavori di Manticora Autoproduzioni. Questa volta è il turno di Tenebre, volume scritto e disegnato da Francesco Frankie de Stena e Flavia Biondi (Nathanielle) e con l'assistenza ai colori di Francesca Piscitelli. Come per Instrumenta anche questo volume si compone di due storie scritte rispettivamente dai due autori il cui argomento principale è l'oscuro mondo della paura e del terrore, sotto un punto di vista prettamente horror e le ombre radicate invece nelle profondità dell'animo umano. L'oscuro, il proibito e il pericolo sono tutti elementi di forte attrattiva per l'uomo, da sempre alla ricerca costante di emozioni forti, che vadano oltre il mero entusiasmo. Qualcosa in grado di scuoterlo profondamente, di toccare i punti più segreti del suo essere e porlo in una condizione che difficilmente vedrebbe altrimenti. Tuttavia si sa, a giocare col fuoco si rischia di scottarsi e a volte non se ne esce con una semplice bruciatura, l'ustione può essere tremenda fisicamente e psicologicamente parlando e la morte è sempre pronta a mietere le sue vittime. Cos'è allora che spinge l'uomo a cercare il pericolo, le tenebre? Semplice desiderio di autodistruzione oppure triste accettazione di una vita che non vale più la pena di essere perpetrata?



PATTO COL DIAVOLO


La prima storia del volume scritta e disegnata da Francesco Frankie de Stena, ci trascina sullo scenario di una lugubre cittadina vittoriana. E' una serata buia e tenebrosa e un attempato signore sta correndo per le sue vie. All'oscuro di tutto e di tutti sta evidentemente fuggendo da qualcuno, o qualcosa. Infatti, il Sig.Walter sta cercando di seminare una spaventosa creatura risorta dagli inferi che lo sta inseguendo con uno scopo ancora non del tutto chiaro ma che sicuramente non promette niente di buono. Bastano però pochi sguardi e qualche battuta per far riconoscere a Walter nella creatura, anche se trasfigurata dalla morte, il suo vecchio amico Jack. Costretto a vagare per il mondo dei vivi in eterno Jack è tornato da Walter per reclamare la sua vita come stipulato dal terrificante contratto che cinquantasette anni prima li ha legati nella vita e nella morte. In passato, infatti, i due usciti abbastanza ubriachi da un pub a tarda notte finirono per ritrovarsi davanti al Diavolo in persona smanioso di reclamare le loro anime nel mondo degli inferi. Jack tuttavia con grande coraggio decise di sacrificare la sua vita al gioco per preservare quella dell'amico e così sfidò il demonio a una partita a scacchi. Grazie all'inganno Jack riuscì a sventare le intenzioni di Satana e a prolungare la sua permanenza tra i vivi fino alla sua naturale morte. Tempo dopo tuttavia giunta la sua ora e catapultato davanti ai cancelli degli inferi a Jack viene negato l'accesso proprio dal demonio in persona che lo costringe a vagare sulla terra per l'eternità come spirito dannato. A Walter viene quindi concesso di rivedere per l'ultima volta i suoi cari ma il destino non concede altra soluzione. I debiti del passato vanno restituiti e i legami di sangue appagati.


Francesco riprende il vecchio mito del folclore irlandese meglio conosciuto negli Stati Uniti come "Jack o'Lantern" per creare un tenebroso racconto horror gotico in cui la paura e il terrore sono i cardini principali della storia. Attraverso un’interpretazione molto originale del mito l'autore pone in evidenza come l'animo umano sia fortemente influenzato dai racconti popolari, dalla superstizione e da una radicata concezione del male. Come un giudice spietato, il Jack errante mette Walter di fronte ai suoi obblighi, hai doveri non mantenuti e hai debiti che ancora deve pagare. Per quanto lo ammetto non abbia una grande dimestichezza con il genere horror nei fumetti in questo racconto come in quello di Sindrome trovo che Francesco sia sempre in grado di catturare la mia attenzione per tutto il corso della narrazione sia nei momenti di sinistra quiete che in quelli di terrificante teatralità.
Già apprezzato in Sindrome il tratto di Francesco fa riferimento alla vecchia scuola del fumetto italiano d'autore, quale per esempio Gigi Simeoni e con rimandi al bonelliano. Con un grande uso del nero conferisce inquietanti inquadrature alle sue tavole e le carica di terrore. Da notare poi la grande cura che si nota nelle raffigurazioni dei suoi personaggi legate al mondo degli inferi quali demoni e non morti.


KARMA


La seconda storia è invece realizzata da Flavia Biondi che ha dato la sua personale interpretazione al concetto di Tenebre.
Stella è una ventenne appassionata del mondo delle tenebre e del satanismo. Il suo hobby è di collezionare suddivisi per categorie tutti i ritagli di giornale o gli articoli che parlano di omicidi, macabri avvenimenti e atti di follia. Secondo i suoi amici la sua passione è alquanto sinistra e preferirebbero che lei si dedicasse ad altro prima che la sua curiosità la spinga a giocare troppo col fuoco. Il grande interessamento della ragazza nei confronti dei morti tuttavia è da ricercare nella recente rottura con il suo fidanzato, avvenimento che l'ha lasciata profondamente ferita tanto da farla sentire quasi assente dal mondo dei vivi. Il suo forte desiderio di sentirsi nuovamente viva e scossa da forti sensazioni la spinge ad avere rapporti occasionali con ragazzi sempre differenti nei luoghi più anonimi possibili. Il suo ultimo incontro avviene con un ragazzo in un vecchio casolare e una volta consumato il rapporto Stella decide di ritornare a casa, tuttavia finisce per trattenersi più del dovuto a parlare con il ragazzo. Essa scopre così che lui fa il postino e che recentemente è stato tradito e abbandonato dalla sua ragazza, quindi si trova nella sua stessa situazione. Solo che il comportamento del ragazzo è abbastanza differente dal suo, infatti, dalle sue parole traspare una grande rabbia nei confronti della sua ex e Stella guardando nella stanza non può fare a meno di notare una foto di una ragazza che presenta una grande somiglianza con lei e poco lontano sul divano un articolo di giornale molto simile a quelli che solitamente colleziona. Tempo di un attimo e Stella si ritroverà catapultata in una trappola mortale, vittima inconsapevole della follia del ragazzo oppresso da un senso di solitudine schiacciante che l’ha portato alla violenza. Che il Karma questa volta le abbia giocato un brutto scherzo?


Le tenebre sulle quali si concentra Flavia sono quelle dell'animo umano, la parte più oscura e nascosta del nostro essere. Così come siamo capaci di provare amore il nostro cuore riesce a tingersi del nero più intenso sconvolto da sensazioni ed emozioni troppo forti da poter controllare. Attraverso la figura del ragazzo tradito, l’autrice mostra come la schiacciante sensazione di solitudine sia troppo intensa da sopportare per lui tanto da spingerlo a far prevalere la rabbia che lo porterà poi alla follia, incapace di concepire anche solo minimamente la realtà che la sua relazione è finita. Con questa storia Flavia prende in causa anche una situazione che noi stessi in questi ultimi anni stiamo vivendo. Gli episodi di violenza e omicidio tra ex coniugi sono sempre in aumento e le cause principali che solitamente vengono esposte sono il tradimento e la gelosia. Il nostro animo è dunque così fragile? Così incapace di gestire la sofferenza invece di considerarla un'esperienza di crescita? Il dolore per la fine di un amore è così straziante da ridurci all'incapacità di ragionare facendo invadere il nostro cuore dalle tenebre più fitte?
Con il suo inconfondibile tratto Flavia imprime nei suoi personaggi grande espressività che poi è sapientemente rilasciata nel corso della narrazione. Molto belle le scene davanti al camino in cui il gioco di luci e ombre del fuoco crea atmosfere intense e cariche di tensione emotiva. Un particolare del disegno, ovvero l'occhio dei personaggi lasciato bianco si sposa perfettamente nelle scene in cui il ragazzo esplode di rabbia, rendendo la sua azione ancora più cieca, completamente dettata dalla follia, un vuoto nell'anima che difficilmente sarà colmato.


Un altro splendido lavoro dei ragazzi di Manticora, come sempre in poche pagine riescono a esprimere quello che altri in più volumi non riescono a fare. Due storie così diverse tra loro ma accomunate da elemento oscuro come le tenebre, che siano esse quelle del destino o quelle del cuore. Ognuno nasconde dentro di se delle tenebre, ma l'arrendesi ad esse o meno quella è un'altra storia che solo ognuno di noi può raccontare.

5 commenti:

  1. Sia questa recensione, sia altre cose che hai postato su fb inerenti la Manticora Autoproduzioni, mi hanno messo addosso parecchia curiosità, e visto che quest'anno a Lucca l'unico padiglione che visiterò sarà proprio quello delle autoproduzioni, non mancherò di fermarmi al loro stand per sfogliare e acquistare qualche loro produzione.
    Grazie per la segnalazione e complimenti per il Blog^^
    Orlando

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  2. bellissima recensione hermie ♥ non vedo l'ora, sopratutto per la storia di flavia, ormai ho un debole per lei ♥ XD

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  3. Grazie clacca!
    Hai ragione Flavia ormai è come una dipendenza, quando inizi non puoi più farne a meno, ma anche Frankie è molto bravo. Nel suo genere è il migliore e nonostante, come ho detto, non ho molta dimestichezza col genere horror (ho letto solamente qualche lavoro di Simeoni e poco altro) riesce a coinvolgermi tantissimo.
    Attendi ancora un po' Lucca ormai è vicinissima e non appena te lo avrò spedito potrai leggerlo anche tu, insieme agli altri volumi ^^

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  4. Grazie mille Orlando e benvenuto!!!
    Il mio è uno spazio molto modesto ma sono contento che ti abbia aiutato nella scelta dell'acquisto dei volumi del gruppo Manticora.
    Per iniziare io ti consiglio assolutamente Sindrome perché è il volume in cui hanno collaborato tutti i membri. In questo modo potrai farti un'idea dello stile di ognuno e apprezzare meglio così i lavori successivi: Spine, Instrumenta e Tenebre.

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  5. sì mi piacciono molto anche i disegni di frankie, ma per flavia è amore, che ci posso fare? XD alla prossima spero di vederla in qualcosa di più "tranquillo", il suo tratto lo vedo bene per qualsiasi cosa, anche per i racconti delle fatine XD ♥

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