lunedì 25 aprile 2022

Recensione "Il Regno dei Malvagi" di Kerri Maniscalco

Titolo: Il Regno dei Malvagi
Data di pubblicazione: 30 Novembre 2021
Casa editrice: Mondadori
Autore: Kerri Maniscalco
Prezzo: 20,00 €
Pagine: 372
ISBN: 9788804744139
Il mio voto: 

Trama dell'editore:

Emilia e Vittoria sono gemelle; appartengono a una delle tredici famiglie di streghe nascoste a Palermo ma, come tutte, stanno bene attente a celare la loro vera natura. Per questo lavorano da Mare e Vino, il rinomato ristorante di famiglia, come due normalissime ragazze. Una sera, però, Vittoria non si presenta al lavoro. Sarà proprio Emilia a trovare il cadavere profanato della sorella. Distrutta dal dolore, decide che farà di tutto per scoprire chi sia il brutale assassino e vendicarla. Anche a costo di usare la magia nera, da tempo messa al bando. Anche a costo di allearsi con Ira, uno dei sette Principi dell'inferno, i Malvagi. Fin da quando era piccola, le hanno sempre detto di guardarsi da loro, ma Ira giura di essere dalla sua parte, e di aver ricevuto l'incarico di risolvere il mistero degli omicidi che stanno insanguinando la Sicilia. Ciò che Emilia dovrebbe ricordarsi è che, quando si ha a che fare con i Malvagi, niente è come sembra.

Recensione:

Ho recuperato questo volume con ben sei mesi di ritardo rispetto alla sua uscita anche se, devo dire, sia la trama che la cover avevano attirato la mia attenzione fin dal primo sguardo. Dopo averlo finito posso dire di essere contento di averlo acquistato. Il Regno dei Malvagi è il primo volume di una trilogia scritta da Kerri Maniscalco autrice della saga "Sulle tracce di Jack lo Squartatore" anch'essa publicata da Mondadori, che io tuttavia non ho ancora letto/recuperato quindi questo volume è stato il mio primo approccio con questa autrice. Lo stile di scrittura è scorrevole, fresco e non eccessivamente elaborato. L'autrice non si dilunga in dettagli o puntualizzazioni pedanti cosa che ho apprezzato parecchio e che mi ha permesso di arrivare alla fine del volume con soddisfazione. Definire questo libro un semplice fantasy o meglio un dark fantasy sarebbe riduttivo, abbiamo sicuramente l'elemento fantastico dato dalla natura dei protagonisti e dal contesto in cui sono inseriti ma abbiamo anche una parte di giallo legata ai misteri che ruotano intorno alla tragedia che ha colpito la protagonista Emilia e la sua famiglia e anche il mondo che essa pensava di conoscere. Non manca inolte l'amore o comunque una storia sentimentale che in questo primo volume inizia a svilupparsi ma che secondo me avrà modo di essere implementata nei prossimi volumi. Al momento siamo in una fase embrionale della cosa, dove la protagonista capisce che c'è una forza magnetica che l'attira verso il protagonista maschile del racconto ma che allo stesso tempo tenta di reprimere per una serie di motivazioni anche ponderate ma che non vado a illustrarvi per non rovivarvi nulla. Ci sono degli elementi su cui vorrei porre l'attenzione e che secondo me consentono alla storia di avvalersi di un appeal diverso dagli altri fantasy contemporanei. Per prima cosa la storia è ambientata nella nostra Italia e più precisamente a Palermo, in Sicilia. Emilia è una ragazza italiana così come tutta la sua famiglia è aiuta portando avanti l'attività familiare, ovvero, gestire un ristorante specializzato in tutte le ricette tipiche della Sicilia e dei suoi dintorni. L'autrice pone particolare attenzione nel descrivere gli ingredienti e anche parte delle preparazioni di alcuni dei piatti che tutti, anche chi non è siciliano conosce, come le Sarde a Beccafico oppure la Cassata o ancora il Pesto alla Trapanese. Questo aspetto mi ha fatto particolarmente apprezzare la storia perché non capita tutti i giorni di leggere storie fantasy ambientate nel nostro paese e con un'attenzione così amorevole verso uno dei aspetti che più contraddistinguono l'Italia, ovvero la cucina. Potrebbe sembrare una cosa banale o uno strumento per alleggerire la trama e riempire qualche pagina ma si capisce che l'autrice ha infuso la sua infanzia e ciò che più ama in questi aspetti e secondo me questa è una cosa da lodare oltre che conferire al volume una grande personalizzazione. Come dicevo prima in merito alla narrazione la storia prosegue veloce e liscia ma questo non significa che sia piatta, anzi, tutt'altro. Per tutta la durata del volume abbiamo un bel ritmo, passiamo dal momento spensierato in familia, all'evento che cambierà per sempre la narrazione fino ai momenti più adrenalinici legati all'investigazione dei vari crimini e di chi si cela dietro essi. Vi posso assicurare che non avrete momenti morti e vorrete proseguire per sapere come si svilupperanno i vari eventi. Altro elemento caratteristico della narrazione (e qui perdonatemi se magari è già stato introdotto da altri autori) è quello di aver abbinato i Sette Peccati Capitali alle forze oscure/demoniache che imperversano nel mondo di Emilia. Invece dei consueti demoni o creature della notte abbiamo delle vere e proprie manifestazioni dei peccati. Certo, non manca l'ormai consueta impostazione del cattivo (o quasi) bello e dannato con viso, corpo e portamento perfetti che abbiamo già incontrato in altre pubblicazioni ma se passate sopra a questo particolare (ormai consolidato nelle creazioni dark romance degli ultimi anni) riuscirete a godere anche di questi personaggi e ad apprezzarli per come l'autrice li ha concepiti (in fin dei conti ognuno di loro ha caratteristiche e tratti unici tipici del peccato che rappresentano quindi apprezziamo lo sforzo dell'autrice). In merito invece alla progonista femminile devo dire che il suo sviluppo in questo primo volume mi ha soddisfatto. Partiamo dalla ragazza insicura e chiusa parzialmente in se stessa a una ritrovata sicurezza alimentata anche da una furia e una rabbia scaturite dal ritrovamento del corpo senza vita e profanato della sorella. Emilia farà di tutto per scoprire chi è il colpevole e intende fargli pagare a caro prezzo il suo gesto. Detto così sembrerebbe che da un certo punto in poi della storia la nostra protagonista sarà una coraggiosa paladina della giustizia implacabile e invece l'autrice le fa sperimentare anche nuovi momenti di sconforto e insicurezza che rendono Emilia molto più umana e meno incline a tristi cliché che secondo me alla lunga avrebbero rovinato il suo personaggio. L'essere umano è composto da una serie di emozioni incredibilmente contrastanti tra di loro ed è corretto che esse vengano sperimentate e manifestate dalla protagonista rendendo la narrazione più ricca e variegata piuttosto che trasformare Emilia in un robot insensibile e accecato dall'odio. In conclusione, sono molto curioso di vedere come si svilupperanno i prossimi volumi (il secondo dovrebbe uscire nei prossimi mesi di questo 2022) in particolare voglio vedere se l'autrice riesce a mantenere gli elementi caratteristici che hanno permesso a questo volume di discostarsi in parte dalle pubblicazioni di ultima generazione.

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