domenica 27 gennaio 2013

Recensione: Barba di Perle di Flavia Biondi

Barba di Perle è un fumetto realizzato dall'autrice italiana Flavia Biondi, meglio conosciuta sul web come Nathanielle. Flavia fa anche parte del collettivo Manticora un gruppo di autori italiani che hanno creato questa nuova realtà editoriale, per poter esprimere liberamente il proprio stile artistico e narrativo.


Barba di perle prende origine da quattro tavole realizzate da Flavia per il concorso "Komikazen" che sicuramente avrete avuto modo di vedere sul sito della Renbooks. Inoltre una piccola anteprima di questo volume ve l'avevo già proposta su gentile concezione dello stesso editore in un post di settembre.


La storia di Barba di Perle si apre su Santo un ragazzo fiorentino che lavora presso un banco ortofrutticolo in città per potersi pagare gli studi. Santo però non è un ragazzo come tutti gli altri, nasconde un grande segreto. Di recente si è reso colpevole di alcuni furti presso una boutique di bigiotteria, nessun articolo dal valore inestimabile, solo qualche orecchino e delle collane di perle.



Il ragazzo custodisce segretamente e gelosamente i gioielli in una scarpa riposta in un cassetto nell'appartamento che condivide con alcuni coinquilini e nessuno sa di questa sua particolare ossessione, fino a quando Davide il suo pseudo ragazzo, non scopre per pura casualità il suo segreto. Santo è molto indispettito dal comportamento di Davide, non vuole assolutamente che lui s’intrometta nelle sue questioni private e dal canto suo Davide ne rimane abbastanza ferito. Infatti, è quasi un anno che la loro relazione va avanti, ma al momento si è composta solo di rapidi rapporti sessuali consumati all'ombra della sua camera e della gente, infatti, nessuno sa di loro due. Davide è un ragazzo molto aperto e intraprendente e non ha paura di mostrare al mondo la sua condizione di omosessuale, il problema invece attanaglia Santo. Il ragazzo vede i suoi sentimenti come una colpa, è oppresso da una condizione che gli è imposta dagli altri, da una società ignorante e conformista che vorrebbe persone realizzate e temprate con il medesimo stampo. Decide lei, la società, cosa è giusto e sbagliato e sembra quasi che le uniche scelte che un ragazzo come Santo ha siano adeguarsi o soccombere. Anche il fatto di rubare bigiotteria si collega alle incertezze di Santo, egli non pensa di voler apparire come una donna, tuttavia gli piace la bigiotteria femminile ed è sempre più convinto che nonostante tutto al mondo ci siano cose rivolte unicamente a un pubblico femminile e altre a quello maschile. L'incontro con Mara la tabaccaia aiuterà Santo a fare chiarezza nel suo cuore. La figura di Mara è particolarmente androgina il suo personaggio assumerà il ruolo del "grillo parlante" della situazione per rivolgersi direttamente all'anima di Santo, fargli capire che non deve castigarsi, non è costretto ad adattare il suo io per sostenere lo sguardo di quelle persone che vedrà un secondo nella sua vita e poi non rivedrà mai più. L'importante è essere se stessi, farsi apprezzare e amare dalle persone che veramente contano, la nostra famiglia, gli amici e il nostro partner. Santo rigenerato dai consigli di Mara e con una nuova energia nel suo cuore troverà il coraggio per accettare pienamente Davide nella sua vita e affrontare il mondo a testa alta.


Nonostante la giovane età Flavia mostra con quest'opera una maturità che pochi autori nei giorni nostri possiedono. Ciò che narra non è niente d’inventato, è la vita reale trasposta su carta con una regia impeccabilmente delicata e potente. Molte tavole hanno la sublime poesia di un film muto, niente onomatopee, niente balloon, solo immagini cariche di forza, espressività e tanta ma tanta verità. I sentimenti dei personaggi sono palpabili, si toccano quasi con mano, l'angoscia e la paura di Santo ti artigliano il cuore e gli donano sollievo quando vedi che il ragazzo ha finalmente accettato se stesso.


Lo stile grafico di Flavia è unico. Con un forte uso del nero e del grigio e con l'ausilio di un tratto morbido ma anche duro quando serve, scandisce e scolpisce molto bene gli spazi bianchi. Molte delle sue scenografie usano quasi uno stile abbozzato e grezzo ma i soggetti sono del tutto riconoscibili come gli splendidi monumenti di Firenze, dalla cattedrale di Santa Marian del Fiore al suggestivo Ponte Vecchio. I personaggi hanno uno stile molto giovane e fresco con un piccolo tocco di vintage che si abbina bene a una città come Firenze. I volti sono l'elemento più personale di Flavia è ne costituiscono anche il punto di forza. Con poche linee mostra le espressioni più svariate e come ho detto, molte volte si potrebbe fare a meno delle parole. Un particolare molto interessante a mio parere è il naso leonino dei personaggi che rende immediatamente riconoscibili i suoi disegni.


Un’opera sicuramente da acquistare e da leggere non importa quale sia il vostro orientamento sessuale. Uno spaccato di vita contemporanea, una finestra aperta su quel cancro della società che è l'omofobia, ma aperta anche su noi stessi sull'importanza di interrogarci allo specchio, un invito a guardare negli abissi più profondi e reconditi del nostro io.


PS: Un grazie immenso va inoltre alla stessa Flavia per il bellissimo disegno che mi ha dedicato sulla mio copia del volume e ai ragazzi della Renbooks per averlo reso possibile. Siete sempre troppo buoni con me *o*

5 commenti:

  1. bellissima recensione di un bellissimo fumetto! bravo hermy!

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  2. Grazie mille a te cara!
    Ho letto anche la tua bellissima recensione e ti ho lasciato un commentino ^_-

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  3. visto il nuovo gadget! così posso seguirti meglio, che sono una rincretinita e mi scordo poi di ripassare a vedere i post ^^

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  4. Ma figurati, anzi mi hai fatto notare che la cosa poteva diventare leggermente snervante per i lettori del blog. Anche a me piace essere informato quando un nuovo commento è disponibile presso un sito su cui ho scritto e mi stupisco di me stesso per non averci pensato prima.
    Spero che funzioni!

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  5. sì sì, funziona benissimo! grazie ^^

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