martedì 8 aprile 2014

Recensione "Lo Squalificato" di Usamaru Furuya

Lo Squalificato (人間失格 - Ningen Shikkaku) è un manga in tre volumi di Usamaru Furuya (Gengaku Picasso, Bokura no Hikari Club, 51 modi per salvarla) tratto dall'omonimo romanzo (nella traduzione italiana del titolo) del grande scrittore giapponese Osamu Dazai.
L’opera realizzata nel 2009 è stata serializzata in patria sulla rivista Comic Bunch dell’editore Shinchosha.


La storia si apre nelle studio di un mangaka che altri non è che lo stesso autore Usamaru Furuya, il maestro sta cercando alcuni spunti per la sua nuova opera e navigando su internet si imbatte in un misterioso sito intitolato “Lo Squalificato – Il diario di Yozo Ooba” considerato da più lettori tanto opprimente quanto affascinante. Ciò che attira subito l’attenzione di Furuya sono alcune fotografie presenti sulla homepage. La prima raffigura Yozo da bambino (a 6 anni) durante uno scatto di famiglia con un sorriso talmente contratto sul volto da risultare innaturale mentre la seconda lo raffigura durante la sua adolescenza intorno ai 17 anni, giovane, bello e aitante Yozo siede elegantemente in posa su una sedia di vimini. La terza fotografia sconvolge non poco l’autore, raffigura Yozo talmente emaciato e oppresso dalla vita da sembrare quasi un anziano ma la didascalia sotto all'immagine recita “Yozo a 25 anni”!
Troppo incuriosito da questo misterioso individuo Furuya decide di iniziare a leggere il diario per scoprire cosa ha implicato nella vita dell’uomo un cambiamento tanto repentino.



Ooba Yozo è un giovane studente dell’istituto superiore Kaido, bravo negli studi si è guadagnato tuttavia dai compagni l’appellativo di “buffone” in quanto è sempre pronto a dar spettacolo con qualche battuta o comportamento bizzarro. Questi comportamenti tuttavia sono dei meri mascheramenti al vero carattere di Yozo, il ragazzo infatti non riesce ad instaurare un vero rapporto con gli altri, anzi ne è segretamente terrorizzato. La sua fobia per gli altri esseri umani è talmente radicata da indurre la sua immaginazione a conferire figure grottesche e mostruose agli altri.
Non riuscendo a rapportarsi Yozo col tempo ha imparato ad approfittarsi degli altri, li usa per raggiungere i suoi scopi o rendere meno deprimente la sua condizione e sentirsi a suo modo “normale”. Perfino la pseudo amicizia con il coetaneo Masao Horiki ha un retrogusto amaro, le scene trai i due soprattutto all'inizio sembrano cariche di cameratismo ma alla fine Yozo prosegue imperterrito per la sua strada alzando continuamente barriere. I rapporti con le donne per Yozo non seguono un percorso molto diverso dallo standard, non riuscendo a provare affetto o perfino amore per le sue compagne il ragazzo affoga i suoi bisogni in umili bordelli e locali a luci rosse. Alla fine della serata Yozo riesce comunque grazie al suo bell'aspetto a consumare un rapporto sessuale con la partner prescelta ma tutto si limita a un mero bisogno carnale di accettazione che sembra riceve solo quando si trova tra le braccia di una prostituta, terminato il coito Yozo riprende la sua strada, mentre la ragazza ormai infatuata del giovane viene lasciata indietro, usata come gli altri per rendere meno opprimente la sua vita. Yozo proverà anche, senza quasi rendersene conto, ad inserirsi in un gruppo di persone politicamente estremiste, ma la sua incapacità di valutare il comportamento altrui lo porterà a scontrarsi con una spirale di eventi nefasti che non faranno altro che aggravare la sua condizione di squalificato sociale.
Potrà mai qualche evento fortunato cambiare radicalmente le condizioni di vita di Yozo e aprire il suo cuore agli altri? Oppure la disperazione lo trascinerà negli abissi più profondi della sofferenza conducendolo infine alle morte?



Il connubio tra la storia dai toni vintage generata da Dazai e lo stile contemporaneo di Furuya è eccezionale, quello che è stato scritto nel romanzo prende vita tramite le tavole del mangaka. Il lettore viene accompagnato per tutta la lettura da questo senso di solitudine e di rassegnata accettazione che permea il protagonista e le capacità di Furuya fanno si che si crei una grande empatia con Yozo, la sua condizione di anima disperata e straziata incapace di accettare la sua condizione colpiscono nel vivo. Avendo letto diversi anni fa il romando di Dazai ma avendolo ancora abbastanza fresco nella memoria posso affermare che i passaggi descritti tramite il fumetto rispecchiano molto bene le vicende del soggetto originale. Inoltre la decisione di accostare l’utilizzo dei testi del romanzo sia come elemento decorativo che come frasi vere e proprie tra un capitolo e l’altro rendono ancora più originale questa interpretazione a fumetti del romanzo.


I disegni di Furuya in quest’opera si amalgamano molto bene al racconto con uno stile sobrio e pacato ma senza rinunciare a quella nota di eccentricità che solitamente caratterizza i suoi lavori. Il tratto affilato dona eleganza alla figura accentuando l’aura quasi aliena del protagonista, adattandosi perfettamente al suo carattere. Molto bella la raffigurazione del protagonista come marionetta intenta a creare ilarità nel gruppo, dove il corpo del protagonista viene quasi perfettamente trasfigurato in un manichino di legno mantenendo tuttavia la fisionomia del disegno umano, un’immagine agghiacciante, triste e ambigua allo stesso tempo. Alcune tavole hanno un forte uso della graffite che crea figure meno particolareggiate ma dal forte impatto emotivo, infatti si nota che questo stile viene usato principalmente nelle scese più intense e teatrali.


Per l’edizione italiana Planet Manga ci propone dei volumi 13x18 brossurati con sovracopertina e pagine in bianco e nero (non sono previste pagine a colori) al prezzo di 6,50€ cad.
Un titolo sottilmente inquietante, dai toni tristi e melanconici che tocca nonostante gli anni passati dalla sua prima pubblicazione in romanzo temi così attuali come la solitudine, i contrasti di ideali (anche in campo politico), la prostituzione, l’uso di droghe e alcolici e il suicidio tra i più giovani. Già negli anni 40 Dazai aveva ambientato la triste vicenda di Yozo in un mondo così simile purtroppo a quello che siamo abituati a vedere tutti i giorni e Furuya ci ripropone questo classico in chiave rivisitata mantenendo quasi inalterato il fascino che questa storia aveva e che mantiene tutt'oggi.

9 commenti:

  1. Devo dire che mi ispira molto. Sto seriamente pensando di recuperarlo in un'unica soluzione a edizione completata, tanto sono solo tre volumi :D

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  2. E' un titolo molto particolare Acalia ma allo stesso tempo anche incredibilmente affascinante. Il lavoro fatto da Furuya è ottimo e il lettore non deve necessariamente aver letto anche il romanzo per seguire le vicende. Io ti consiglio di recuperarlo quando ne avrai occasione, dopotutto come dici tu sono solo tre volumi e potrai acquistarli tranquillamente a pubblicazione conclusa :)

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  3. Splendida recensione che mi ha assolutamente convinto all'acquisto!

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  4. Mi fa piacere che ti sia piaciuta Orlando ^^ ma mi sento comunque un po' in colpa a spingervi sempre a sperperare i vostri risparmi in questo modo XD
    Comunque te lo consiglio vivamente, i soldi son ben spesi è un'opera veramente alternativa e sono certo che non mancherà di stupirti ^^

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  5. Non sentirti in colpa, assolutamente! Anzi: seguo i vostri blog proprio per avere consigli e molto spesso mi fai/fate scoprire opere che altrimenti non avrei conosciuto e apprezzato :)
    (Inoltre, come dicevo oggi, non fumo non bevo e non mi drogo: potrò sperperare tutti i miei scarsi averi in fumetti, no? :-D )

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  6. Preso, ma non ancora letto (spero di recuperare presto!).
    In effetti il motivo principale che mi ha indotto all'acquisto è la curiosità per il romanzo di Dazai, che stavo da tempo ponderando di provare. Sono contenta di sapere quindi che il manga si mantiene fedele all'originale; potrà essere un ottimo "assaggio". Grazie per la recensione!

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  7. Sicuramente uno dei prossimi manga che comprerò, magari a pubblicazione conclusa. Ottima recensione! A presto!

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  8. Grazie mille, mi fa piacere che la recensione ti sia piaciuta ^^
    Io ti consiglio il recupero, essendo tre volumi con una pubblicazione bimensile non dovrai nemmeno attendere molto per trovare tutti e tre i volumi.

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  9. Prego e grazie a te per essere passata ;)
    La mia paura più grande era proprio quella che il manga finisse per sminuire il romanzo o ridicolizzarlo, invece con mio grande piacere questa opera di Furuya rende grande onore al lavoro di Dazai, inoltre mi piace molto l'interpretazione moderna che il mangaka ha dato alla storia originale. Se hai modo recupera il romanzo edito dalla Feltrinelli (dovrebbe essere facile da reperire) sono sicuro che ti piacerà molto ^^, sempre di Dazai ti consiglio anche "Il sole si spegne" altro bellissimo romanzo che mostra il processo di decadenza dell'aristocrazia e della perdita dei valori di un Giappone vinto dalla guerra, un messaggio di rivolta volto a spingere la popolazione a risollevare la società a riacquistare l'antico splendore.

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