martedì 29 luglio 2014

Recensione "I colori del vicino" di Giulio Macaione


I colori del vicino è l'ultimo lavoro di Giulio Macaione (Mortén, The Fag Hag, Innamorasi a Milano), autore da me molto amato e creatore di Ofelia di cui vi ho parlato in una mia precedente recensione (che trovate qui). Il volume è stato realizzato in collaborazione con Renbooks in un simpatico formato rettangolare che ben si presta alla struttura del fumetto, di cui vi parlerò a breve. Sebbene il volume sia stato realizzato dopo la pubblicazione di Ofelia può essere considerato come il suo prequel in quanto parla del primo incontro tra il cugino di Ofelia Gaspare e Andrea il suo inaspettato vicino con il quale poi instaurerà una vera e propria relazione sentimentale.

Attenzione: Le considerazioni seguenti contengono spoiler sulle vicende narrate

Gaspare e Andrea
Ci troviamo a Bologna e al suo risveglio per Gaspare si prospetta l'ennesima giornata grigia della sua vita. Da poco ha deciso insieme al suo compagno Diego di provare a risollevare il loro rapporto ormai da mesi costellato di litigi e rappacificamenti ma nonostante la sua buona volontà Gaspare sente che le cose non potranno migliorare. Come se non bastasse Gaspare si ritrova chiuso nell'appartamento di Diego, non avendo una copia delle chiavi e sembra che ci resterà ancora per un po' in quanto il suo compagno si trova a Palermo. Nel frattempo nell'appartamento adiacente Andrea si sta preparando un'invitante colazione a base di croissant francesi con l'intenzione di godersela in terrazza data la bella giornata quando viene sorpreso dalla voce alterata di Gaspare che sta litigando per l'ennesima volta con il suo compagno al telefono. Terminata la conversazione l'attenzione di Gaspare si sposta su Gustavo il gatto del suo ex che miagolando lo attira sul balcone dove avviene il primo incontro tra lui e Andrea il quale gli offre uno dei suoi croissant e una tazza di caffè per aiutarlo a calmarsi e ricominciare la giornata. I due cominciano una timida conversazione in cui Gaspare pian piano si apre con Andrea parlandogli dei suoi problemi sentimentali e quest'ultimo cerca di sostenerlo invitandolo a visitare con lui il parco di Villa Ghigi, particolarmente incantevole nella stagione primaverile. Gaspare ormai è completamente incantato da Andrea ma deve comunque trovare il modo per uscire dall'appartamento. Grazie a un trasferimento abbastanza pericoloso tramite i balconi Gaspare si ritrova sulla terrazza di Andrea e qui il colpo di fulmine è immediato, esso infatti sente che la sua vita incomincia ad acquistare colore e che può lasciarsi alle spalle il suo grigio passato. Chissà, forse qualcuno un piccolo aiuto glie la dato... o forse no?

Rilassanti momenti
Nonostante la brevità della graphic novel, nelle sue 52 pagine Giulio riesce a creare una deliziosa storia dal taglio sclice of life parlando di come la vita a volte trasformi un semplice incontro tra vicini in una storia dai grandi sviluppi. L'impostazione dell'opera si sposa perfettamente con il formato del volume perché mantiene inizialmente una netta distinzione tra il mondo grigio e povero di Gaspare e quello colorato e vivace di Andrea donando un'atmosfera leggermente vintage da sit-com. Le tavole poi sono ricche di elementi che accentuano la diversa situazione sentimentale ma anche spirituale dei due personaggi. L'appartamento in cui si trova Gaspare è spoglio e opprimente, all'interno si scorge solamente una lampada e una sedia e la terrazza è decorata unicamente da due piccoli vasi privi di piante, al contrario l'appartamento di Andrea è ricco di elementi, l'interno mostra quadri alle pareti e una libreria colma di volumi, mentre la terrazza è rigogliosa di piante e fiori a profusione. Sarà solo una mia impressione e forse non centra niente ma perfino la ringhiera del bancone di Gaspare sembra accentuare la sua agitazione con quelle decorazioni a spirale senza contare la condizione decisamente trasandata della parte inferiore dello stesso. Come se con quelle crepe volesse accentuare le ferite attualmente presenti nella vita di Gaspare. Dato poi l'amore dell'autore per i gatti poteva forse mancarne uno? ovviamente no, Gustavo potrà sembrare un elemento secondario alla narrazione invece secondo me può essere considerato come un cupido in incognito il quale inconsciamente con le proprie azioni ha spinto i due ad incontrarsi e poi diciamocelo più di una volta è stato divertente spostare l'attenzione dai due protagonisti per osservare le goffe manovre del gatto. Sui disegni non mi pronuncio più di tanto perché come sempre io li trovo bellissimi e ne ho già parlato abbondantemente. Sempre puliti e ordinati, attenti ai particolari e con quel tratto caratteristico che ti porta ad amare fin da subito ogni personaggio.

Se avete amato Ofelia come me non potete farvi scappare questo lavoro per avere l'occasione di incontrare nuovamente i suoi personaggi, inoltre come dice lo stesso autore Gaspare e Andrea hanno dato la possibilità di mostrare ai lettori il vero concetto di famiglia, dove convivono armonia e amore e non importa se essa è composta da una coppia etero o omosessuale l'affetto e l'aiuto reciproco sono gli elementi che la fanno crescere sbaragliando ogni possibile pregiudizio e opponendosi all'ignoranza.

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