venerdì 24 settembre 2010

Considerazioni sui volumi manga/fumetti del 21/09/2010


Alla fine sono riuscito a leggere i volumi manga che ho acquistato lo scorso lunedì ^^. Non pensavo che sarei riuscito a postare le mie impressioni prima di sabato ma sto cominciando a imparare a gestire il poco tempo libero disponibile dovuto allo stage e dunque penso di riuscire a proseguire le mie consuete mansioni senza incorrere in troppe perdite XD.



 





Il primo volume di cui vi voglio parlare è Il sortilegio del vento (parlerò dei volumi nell'ordine in cui ve li ho presentati nel post sugli acquisti e nell'ordine in cui li ho letti). Un volume che io devo dire ho apprezzato, sopratutto per le sue atmosfere oniriche, fantastiche, mitologichee f fiabesche. Il tratto dell'autrice ricorda molto quello degli shoujo anni 80 ma presenta anche elementi caratteristici dell'autrice, come la caratterizzazione delle anatomie dei personaggi e l'uso di un potente ma delicato chiaroscuro. La pecca del volume è l'edizione. Troppo costosa per un volume autoconclusivo che segna l'esordio dell'autrice in Italia e piuttosto mediocre secondo lo standard dei volumi da 6,90 € della Ronin, in cui l'assenza ne di pagine a colori ne di una sovracopertina si vanno sentire. In sostanza un volume che di suo lascia poco da raccontare sull'autrice, forse la pubblicazione di una serie dell'autrice (sebben in corso) avrebbe giovato maggiormente. 





Il secondo volume che ho letto, è stato BLEACH n. 42. Questo numero mi è piaciuto leggermente di più dei precedenti, per il semplice motivo che sono state mostrate alcune tecniche segrete mai presentate di due personaggi principali, inoltre l'arrivo sul campo di battaglia del gruppo dei Vizard capitanati da Shinji Hirako, che, adesso che Aizen si è liberato dalla sua prigionia di fuoco lanciatagli dal capitano generale Yamamoto potrebbero risollevare la pessima situazione nella quale i protagonisti gravano attualmente. Comunque il caro Kubo ci delizia sempre con i suoi sfondi praticamente inesistenti. Infatti se notate quasi tutte le vignette, nonché le tavole del maestro sono quasi interamente bianche, nessun uso di retini, o di qualsiasi altro chiaro scuro, niente. L'unica volta in cui vediamo gli sfondi è quando qualche personaggio finisce scaraventato contro una parete solida, allora si Kubo disegna lo sfondo, altrimenti no XD. Staremo a vedere il numero 43 in uscita a novembre per vedere i nuovi sviluppi della trama.





Poi ho letto You're my love prize in blinding cage, secondo volume della serie di Finder della Yamane. Non possedendo ancora il primo volume ho avuto la fortuna di recuperarlo in inglese sul web e dunque ho potuto leggere l'inizio della saga prima di leggere il secondo. La Yamane ha superato il test a pieni voti ^^, come forse ricordate nello scorso post ho detto che questa sarebbe stato il mio primo approccio con i suoi lavori, ebbene avvicinamento è stato positivo. Oltre ai bellissimi disegni dove l'autrice non si fa mancare niente partendo dai personaggi fino a giungere agli sfondi il tutto è definito in modo maniacale, anche la storia è intrigante e sensuale. In questo numero per esempio viene momentaneamente messa da parte la figura del fotografo protagonista Akihito per concentrarsi maggiormente su quella del mafioso cinese Fei Long e più precisamente sul suo passato e sul primo incontro tra lui e lo yakuza Asami. Sono proprio curioso di leggere il volume successivo che se tutto va bene dovrebbe essere atteso per novembre, se non mi sbaglio.

PS. per quanto riguarda questo volume mi sembra d'obbligo spendere due paroline riguardo l'orribile trattamento che gli è stato riservato. Infatti il volume è stato curato malissimo e benché le traduzioni siano appropriate non è possibile che sul retro della sovracopertina si intravedano nell'illustrazione delle scritte in ideogrammi, ma la cosa veramente obrobriosa di questo volume sono gli orribili rettangoli neri utilizzati a ogni inizio di capitolo per coprire il testo originale e applicare quello tradotto. Sono delle cose che non si possono guardare, poiché coprono anche parte delle illustrazioni e delle cornici originali. Spero vivamente che la Kappa non presenti più volumi del genere al proprio pubblico perché va bene migliorare l'adattamento di traduzione ma perdere la qualità grafica assolutamente no.



 





Terzo numero per le Bizzarre avventure di JOJO, Stardust Crusaders, ovvero la terza serie di uno degli shonen più famosi di sempre. Continua il viaggio di Jotaro e compagni alla ricerca di Dio Brando e per salvare la madre di Jotaro da una sorte ormai segnata. In questo numero assisteremo allo scontro decisivo tra Polnareff e J.Gail colui che ha stuprato e torturato la sorella del compagno di viaggio di Jotaro. Uno scontro che porterà alla comparsa di un nuovo scagnozzo di Brando nonché detentore di uno stand particolarmente insidioso capace di controllare la volontà di chiunque attraverso anche la più piccola ferita. Araki mi piace sempre di più come autore perché riesce ad unire elementi di azione, umoristici e grotteschi con uno stile unico e con un tratto meravigliosi ricchissimo di chiaroscuri e ricchissimo di dettagli che rendono molte sue tavole degli autentici quadri. Inoltre ho riscontrato nel suo stile una maniacale precisione per la riproduzione di oggetti d'epoca cosa che personalmente apprezzo moltissimo.



 





L'ultimo volume che ho letto (ma non certo per importanza) è stato Al tempo di papà di Jiro Taniguchi. Questo autore è stato un'autentica rivelazione per me, infatti già da molto tempo volevo leggere qualche sua opera e le mie previsioni non mi hanno ingannato. Con questo volume ho provato un incredibile senso di empatia col protagonista che racconta il suo travagliato rapporto con la sua famigli ma sopratutto col padre prima e dopo la sua separazione dalla madre. Il protagonista possiede solo sfuggevoli ricordi della figura del padre in quanto l'uomo ha sempre dedicato la sua vita al lavoro di barbiere continuando tuttavia ad accudire la propria famiglia. Tuttavia il figlio ovvero il protagonista, finisce per non notare l'incredibile vortice di emozioni racchiuse in suo padre e a causa della sua emotiva cicità decide di allontanarsi dalla casa paterna per crearsi una vita indipendente. Tuttavia la morte improvvisa del padre costringe il protagonista a ritornare e a fare finalmente i conti con la realtà dei fatti, realtà che fino a quel momento lui si è sempre rifiutato di accettare. Anche mio padre quando ero piccolo era sempre assente, completamente occupato dal lavoro, finiva per essere poco presente nella mia vita tanto che crescendo con le mie zie e mia nonna ho finito per venire a mancare della figura paterna. Infatti ancora oggi il rapporto con mio padre è difficile, già lui di suo non ha una carattere facile ma molto dipende anche da me che forse non sono ancora riuscito ad accettarlo. La lettura di questo volume mi ha fatto riflettere, e a pormi nei panni del protagonista. Se dovesse capitare qualcosa a mio padre io come mi comporterei? riuscirei ad accattare il fatto che forse non ho avuto abbastanza tempo per conoscerlo meglio?. Queste sono domande a cui ancora non so dare una riposta.
 



 



Bene, sono finalmente riuscito ad arrivare alla fine di questo post interminabile XD, perdonatemi se in alcuni punti sono stato leggermente noioso (sopratutto l'ultima parte dove praticamente parlo di fatti personali che molto probabilmente non interessano a nessuno X3).
 



 



Alla prossima -_^

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